Dal 6 agosto, con l'obbligo di esibire il Green pass, molti esercenti si sono ritrovati a verificare se i propri clienti avessero tale certificazione per poterli accogliere all'interno del proprio locale. Il controllo consiste nell'esibire il QR code della propria certificazione all'esercente che tramite l'app del Ministero della Salute, Verifica C-19. potrà sapere rapidamente se questa sia valida o meno. Tuttavia vi erano alcuni dubbi sulla questione "Carta di identità", infatti, mollti esercenti erano contrari al dover effetturare questo ulteriore controllo che spetta solitamente a un pubblico ufficiale ma la pandemia, come per tante altre cose, ha stravolto anche questa regola, dando la possibilità agli esercenti in modo del tutto "discrezionale" di dover verificare il documento ma la verifica si rende "necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme, come ad esempio, quanado appaia manifesta l'incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione", il "cliente" in quel caso è tenuto all'esebizione del documento di identità.
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Nel momento in cui, in un azione di controllo da parte delle Forze dell'Ordine, "si accerti la non corrispondenza fra il possessore della certificazione verde e l'intestatario della medesima, la sanzione risulterà applicabile nei confronti del solo avventore, laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell'esercente."
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Inoltre, nel documento, viene specificato che "agli spettacoli aperti al pubblico e agli eventi sportivi sono abilitati alle verifiche anche i cosidetti steward, ossia il personale, iscritto negli appositi elenchi tenuti dai questori."
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