Attualità

Cosa fai a Ferragosto? La “domanda incubo” dell’estate nostrana

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Vacanze/Spiaggia
Come ogni anno ci sono quelli dei timballi, del vino, delle birre e del traffico, quelli della danza della pioggia e quelli delle grigliate in campagna
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Con l’arrivo dell’estate la domanda delle domande è: “cosa fai a Ferragosto?”.

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E come ogni anno ecco schierarsi le diverse fazioni. Ci sono quelli che si auspicano che piova, magari insceneggiando una danza della pioggia giorni prima, per evitare ore imbottigliati nel traffico, poi ci sono quelli che, invece, preferiscono farsi ore e ore di traffico pur di andare a un “mare bello” per scattarsi il selfie di ferragosto e, infine, ci sono quelli della grigliata e del vino in compagna in compagnia di amici e parenti.

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A prevalere, come sempre è la categoria di quelli che preferiscono il traffico e che cominciano a preparare le varie pietanze giorni prima perché una cosa leggera stona con il ferragosto. Ed eccoli infornare timballi, carne, preparare panini per lo spuntino delle 17, cioè qualche minuto dopo aver terminato l’abbuffata ferragostana, amari, birre e vino. A tutto ciò si aggiungono decine di ombrelloni perché il cibo “è peccato” che stia al sole e quindi merita un posto riservato sulla spiaggia e va a finire che per un gruppo di 6 persone si possono trovare altrettanti ombrelloni che occupano mezza spiaggia per un gruppo ridotto di persone.

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Trascorsa la giornata al mare e con lo stomaco strabordante ci si rimette in macchina per il viaggio della speranza di arrivare a casa in tempo per una spaghettata finale. Almeno questo nel pensiero, perché la realtà è una coda infinita di auto “sulla 16” con le quattro frecce accese quasi a segnalare l’emergenza di tornare a casa per “buttare la pasta” per concludere in bellezza una giornata dove il cibo ha impegnato i bagnanti per la maggior parte del tempo che poi hanno dovuto aspettare le famose “2 ore prima di fare il bagno”.

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A prescindere dalla categoria in cui possiate inquadrarvi, vi auguriamo un buon ferragosto con l’auspicio che la leggerezza (ovviamente non riferita allo stomaco) della giornata sia vissuta nel rispetto delle regole (comprese quelle anticontagio) e dei limiti per evitare di trasformare il tutto in tragedia o episodi di cronaca.

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domenica 15 Agosto 2021

(modifica il 27 Giugno 2022, 13:26)

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