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Cobar, donato oltre 1 milione di euro per restauro e ripristino di chiese e palazzi nella diocesi

La Redazione
Sabato 14 maggio alle 12 la svelatura della facciata della chiesa di San Biagio ad Altamura con il restaurato dipinto di San Cristoforo che traghetta gesù bambino
Sabato 14 maggio alle 12 la svelatura della facciata della chiesa di San Biagio ad Altamura con il restaurato dipinto di San Cristoforo che traghetta gesù bambino
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Sono ben dodici, tra Palazzi Vescovili e Chiese, gli interventi di ripristino e restauro che la Cobar Spa ha co-finanziato nella diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti. Con un importo di donazioni liberali (Art Bonus) pari a oltre 1 milione di euro la società di Altamura ha quindi contribuito alla rinascita di una parte del patrimonio culturale pubblico nei comuni di Altamura, Acquaviva, Molfetta e Gravina in Puglia. Gli interventi eseguiti hanno interessato le facciate esterne, prevedendo il loro ripristino e la loro pulitura. 

Tre gli interventi realizzati ad Acquaviva: la Concattedrale di Sant’Eustacchio, il Palazzo Vescovile e la Chiesa di San Benedetto; uno a Gravina in Puglia: Palazzo Loglisci, sede del Seminario Vescovile, a cui si aggiunge il Palazzo Vescovile a Molfetta. E infine sette ad Altamura, città madre della stessa azienda a cui Vito Barozzi e la sua famiglia sono legatissimi. Si tratta del Monastero di Santa Chiara e della sua Foresteria; della Chiesa di San Giacomo; della Chiesa di Santa Maria Maggiore; della Chiesa di San Nicola dei greci; della Chiesa di Sant’ Agostino e della Chiesa di San Biagio, nota anche come Cappella di San Biagio su cui è stato realizzato un intervento straordinario per il restauro del dipinto sulla sua facciata principale.

Il lavoro sarà presentato alla comunità di Altamura sabato 14 maggio con una cerimonia di svelatura del dipinto murale sulla facciata della Chiesa di San Biagio. L’appuntamento è alle 12.00 davanti alla Chiesa, in via Luca de Samuele Cagnazzi, 45 / Corso Federico II di Svevia. Alla cerimonia parteciperanno la Sindaca di Altamura, Rosa Melodia, il Vescovo, Mario Paciello, il segretario regionale del MIC Arch. Maria Piccarreta, il funzionario del MIC Arch. Mara Carcavallo, il Sovrintendente arch. Giovanna Cacudi e Vito Barozzi, fondatore e amministratore unico di Cobar Spa.

IL LAVORO SUL DIPINTO – Il dipinto che sarà svelato sabato si trova sulla sulla facciata della Chiesa di San Biagio. Realizzato con tecnica ad olio, che raffigura San Cristoforo che traghetta Gesù bambino, era in un grave stato di degrado che ne comprometteva sia gli aspetti materici che formali ed estetici. Considerata la condizione di degrado è stata condotta, preliminarmente alla stesura del progetto di restauro, una campagna diagnostica finalizzata a identificare la tecnica esecutiva dell’opera, i materiali costitutivi e i prodotti di degrado presenti. Le poche tracce di pellicola pittorica originale presente, alteratesi nel tipico colore nero bruno, sono state recuperate grazie ad un meticoloso processo di “riconversione-della biacca”, ossia della pellicola pittorica, che ha consentito così di ricomporre i tratti somatici delle figure. Per le parti mancanti si è proceduto con operazioni di integrazione pittorica attraverso una mescolanza di colori a base di pigmenti di terre naturali, utilizzando come legante dispersioni di nanosilice. Tale intervento ha consentito di realizzare un film pittorico estremamente resistente all’azione dilavante degli agenti atmosferici. Allo stesso modo la protezione superficiale delle pellicole pittoriche originali è stata effettuata con applicazione di nanosilice. Gli interventi di restauro sono stati estesi su tutte le facciate esterne della Chiesa in degrado.

I lavori di restauro sulla Chiesa di San Biagio sono stati commissionati dalla “Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti” e sono stati eseguiti dall’impresa Coger S.r.l., attraverso il “Bonus Facciate” – decreto-legge 160/2019 -. Tale legge ha introdotto un’agevolazione fiscale per interventi finalizzati al recupero o restauro delle facciate esterne di edifici esistenti, consentendo di recuperare il 90% delle spese sostenute. Il restante 10% delle spese è stato donato, anche in questo caso, dall’impresa Cobar S.p.A. attraverso un’erogazione liberale finalizzata a sostenere le attività della Diocesi. 

venerdì 13 Maggio 2022

(modifica il 27 Giugno 2022, 12:35)

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