Approvata in Consiglio regionale la legge che adegua alle norme statali le disposizioni pugliesi sull’addizionale regionale sull’Irpef. Il via libera è arrivato a maggioranza, con astensione o voto contrario dell’opposizione.
La legge regionale si adegua alla decisione statale di ridurre da 5 a 4 gli scaglioni di reddito sui quali calcolare le imposte.
L’addizionale regionale è stabilita dallo Stato (1,23%) ma le Regioni possono applicarvi delle aliquote aggiuntive. In Puglia tali aliquote aggiuntive c’erano e restano. Ma l’assessore al bilancio Raffaele Piemontese e la giunta hanno deciso una piccola rimodulazione per spostare i carichi tra gli scaglioni. Sulle prime due fasce (0-15 mila euro e 15-28mila euro) non cambia nulla: si pagherà la stessa imposta.
Cambia qualcosa sulle altre due fasce. Tra 28 a 50mila cala l’aliquota e ci sarà una diminuzione media di circa 18 euro all’anno per ogni contribuente: sono interessati 326 mila pugliesi. Sull’ultimo scaglione invece l’aliquota sale con un incremento medio di tasse pari a 20 euro all’anno (fino a 75mila euro di reddito) e 47 euro (fino a centomila di reddito): interessati 75 mila pugliesi. Il gettito (le entrate per la Regione) non cambia.