Trovare soluzioni innovative per rispondere attraverso servizi di telemedicina ai bisogni di cura di una popolazione sempre più anziana e con un’elevata incidenza di patologie croniche che necessitano di assistenza continua, possibile con dispositivi tecnologici anche fuori dall’ospedale.
Il Policlinico di Bari ha lanciato una sfida aperta a tutti coloro che condividono la passione per l’innovazione nel settore sanitario: sviluppatori, studenti, designer, data scientist, specialisti di marketing, ingegneri, medici, startupper, esperti di settore.
Si è svolta Martedì 20 Giugno dalle ore 9:00 alle 18:00 negli spazi del padiglione Asclepios 3.
La forma adottata è stata quella dell’hackathon, una competizione in cui i partecipanti, gruppi informali o start up, lavorano insieme per creare soluzioni innovative utilizzando le loro competenze tecniche e la loro creatività.
I progetti saranno valutati da un Comitato di Valutazione, composto da rappresentanti del mondo scientifico, medico, tecnologico, imprenditoriale e istituzionale.
La sfida si inserisce nel ciclo di eventi conclusivi del progetto PHASE, finanziato dal programma INTERREG IPA CBC Italia Albania Montenegro 2014-2020 di cui il Policlinico di Bari è capofila che prevede la sperimentazione e condivisione con i partner transfrontalieri di piattaforme digitali per la telecardiologia, per la gestione di pazienti affetti da patologie neurodegenerative e pazienti cronici con dispositivi elettromedicali impiantati. Per questo la challenge è stata ribattezzata PhaseThon.
L’idea progettuale vincitrice del primo premio del Phasethon è del gruppo informale “Mia – Mirror interactive age” e tratta di uno specchio intelligente per rilevare i parametri vitali e fare analisi delle espressioni facciali per monitorare a distanza i pazienti.
Oltre al premio in denaro di mille euro, il team composto dall’altamurano Alessandro Anselmo, Daphne Gasparre, Marco Capani e Ruby Fanizzi, seguirà un percorso d’incubazione della durata di due mesi con 40 ore di sessione one-to-one (da remoto) di coaching, tutoring e mentoring con SprintX, l’incubatore di The Hub Bari.
Quest’idea innovativa è nata nel corso di una giornata produttiva che ha unito tutte le competenze del team vincitore, che si è confrontato sulle tracce relative alle problematiche risolvibili con sistemi di telemedicina elaborate da NAPS Lab, la società di consulenza che ha seguito il Policlinico nel corso del progetto.