È un’azienda giovane Kinzugi, ma racconta un lungo percorso di passione e resilienza. Una storia che comincia nel 2013 quando tre operai di un’impresa in gravi difficoltà economiche (nel periodo più complesso per l’economia di questo ultimo decennio ndr.), decidono di avviare una nuova società, con una visione diversa, più moderna. Assumono molti dei loro ex colleghi, salvando decine di posti di lavoro, fino ad arrivare ad oggi, una realtà solida con oltre 50 dipendenti e tanti sogni da realizzare.
Ne parliamo con i tre fondatori, Massimo Patella, Giuseppe Petronella e Giuseppe Sette.
Potete raccontarci brevemente la storia dietro il successo di Kinzugi?
La storia aziendale di Kinzugi affonda le proprie radici nel passato, quando la falegnameria non era solo mestiere ma un’arte tramandata di generazione in generazione, per raccontarci oggi una visione imprenditoriale unica che sta emergendo come una forza innovativa nell’industria dell’arredamento su misura. Nel 2013 abbiamo fondato Falegnameria Italiana srl, azienda specializzata nella lavorazione di semilavorati in legno per divani e poltrone e, insieme ai nostri falegnami, architetti e designer (che ringraziamo perché sono stati i primi insieme a noi a credere nel progetto), abbiamo voluto sfruttare a pieno il potenziale dell’azienda, sia produttivo che creativo, avviando parallelamente a Falegnameria Italiana anche la progettazione e la produzione di mobili su misura, soprattutto cucine su misura. Nasce così quello che oggi è il brand Kinzugi.
Da operai a imprenditori. Come avete gestito i primi anni dopo la fondazione e come avete affrontato le sfide durante il processo di rilancio dell’azienda?
La nostra forza risiede nella collaborazione. Abbiamo creato un ambiente di lavoro aperto in cui ogni voce è ascoltata. Siamo nati operai, sappiamo quanto è importante la condivisione di idee e la fiducia reciproca per mantenere coesione e unità nell’ambiente di lavoro. Abbiamo investito in formazione, tecnologia e relazioni con i clienti, abbiamo creduto nelle capacità dei più giovani. I primi anni sono stati impegnativi e ci hanno portato ad affrontare molte sfide; dalla riorganizzazione interna al riposizionamento nel mercato. Tuttavia, ogni sfida ci ha reso più forti e ha definito la nostra identità, concorrendo a costruire competenze e know-how. Dopo un decennio, l’azienda ha compiuto progressi significativi, passando da 5 a oltre 50 dipendenti. Attualmente, utilizza macchinari industria 4.0 e sta per avviare un progetto di ampliamento di circa 2800 mq, che si sommano ai 3800 mq già esistenti.
Come è nato il nome Kinzugi e cosa rappresenta per voi?
In realtà siamo nati come “Home Design” e non era nostra intenzione modificare il nome dell’azienda. Nel 2021 abbiamo deciso di fare un restyling del brand che seguisse l’evoluzione del progetto e ci proiettasse nel futuro, così ci siamo affidati a Ferdinando Conte (direttore creativo ndr.) che durante un incontro ci ha presentato l’idea Kinzugi. Il nome viene da “Kintsugi”, una tecnica di restauro giapponese che consiste nel riparare la ceramica rotta con foglie e polvere d’oro, una pratica che nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma migliore, più preziosa.
In questa metafora Ferdinando ha visto la storia della nostra azienda e per noi è stato subito amore. Così è nato il nostro nuovo brand, Kinzugi.
Qual è il sogno dietro Kinzugi e come si è evoluto nel corso di questi anni?
Vogliamo essere una “falegnameria creativa”, un punto di riferimento soprattutto per architetti e designer che cercano un partner affidabile con cui realizzare le proprie idee, un laboratorio dove poter sperimentare e innovare.
Per questo è nato Kinzugi Lab, un progetto rivolto a tutti i professionisti del settore (architetti e designer ndr.) che possono contare sul nostro reparto tecnico per lo sviluppo degli arredi, trasformando un disegno in un prodotto unico ma soprattutto funzionale, anche per progetti complessi come il servizio contract.
Cosa si intende per servizio contract?
Il nostro servizio contract di interior design è la chiave per trasformare ogni ambiente in uno spazio unico e funzionale. Collaboriamo strettamente con i nostri committenti per comprendere le loro esigenze e tradurle in progetti di design personalizzati. Dal concept alla realizzazione, gestiamo ogni fase del processo, garantendo una transizione fluida e un risultato impeccabile. Ci occupiamo non solo degli arredi, ma anche della progettazione degli interni, della scelta dei materiali e dell’installazione. Il nostro portfolio vanta numerosi progetti, come hotel, negozi, ristoranti e boutique, realizzati in collaborazione con diversi architetti e designer.
In che modo Kinzugi si differenzia nel settore della lavorazione del legno, del design e dei materiali?
Ci differenziamo per la nostra attenzione ai dettagli e alla qualità artigianale, per l’adozione di tecnologie innovative nel settore dell’interior design. Impieghiamo avanzate simulazioni in 3D fotorealistiche e realtà aumentata (VR) nelle nostre progettazioni. Per i nostri prodotti utilizziamo solo legno multistrato di altissima qualità certificato FSC, la certificazione più accreditata a livello mondiale per qualità e impatto ambientale, e promuoviamo pratiche di produzione responsabili.
In che modo Kinzugi è coinvolta nella comunità locale di Altamura?
Kinzugi è vicina a molte associazioni del territorio, siamo sponsor della squadra di calcio ASD Team Altamura. Offriamo opportunità di apprendistato e sosteniamo la formazione per contribuire al potenziamento di buone pratiche che implementino lo sviluppo dell’intera filiera. La nostra connessione con la comunità è totale.
Cosa possiamo aspettarci per il futuro di Kinzugi?
Guardiamo al futuro con entusiasmo e con l’obiettivo di espandere la nostra presenza sul mercato con Kinzugi Lab, avviando la collaborazione con nuovi progettisti, architetti e designer. Stiamo esplorando nuove partnership per ampliare la nostra rete. Inoltre, investiamo continuamente in tecnologie avanzate per migliorare ulteriormente efficienza e qualità del nostro lavoro. Il motore del successo a lungo termine è la forza collettiva. Siamo una famiglia con una storia ancora da scrivere.