GIOVANI AGRICOLTORI

Imprenditoria giovanile in agricoltura in Puglia: sfide, opportunità e il sostegno della nuova legge

Imprenditoria giovanile in agricoltura in Puglia: sfide, opportunità e il sostegno della nuova legge
L'altamurano Donato Mercadante, leader dei giovani della Coldiretti Puglia: "La burocrazia sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda e frena l’avvio di nuove attività di impresa".
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Con la scomparsa del 7,55% delle aziende agricole condotte da giovani in Puglia è vitale sostenere un settore che offre opportunità occupazionali alle nuove generazioni, ma anche per mantenere vivi e attivi i territori rurali in termini economici e sociali. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, su dati Unioncamere Puglia al terzo trimestre 2023, diffusa in occasione dell’approvazione definitiva in Parlamento della legge sull’imprenditoria giovanile che prevede una serie di misure di sostegno al fenomeno del ritorno alla terra.

Il provvedimento prevede, tra l’altro, un regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili  in agricoltura e agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici, oltre a sostegni per la formazione, aggiunge Coldiretti.

“La pandemia e le guerre hanno fatto maturare la convinzione comune che le campagne siano capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale”, afferma il leader dei giovani della Coldiretti Puglia, l’altamurano Donato Mercadante nel sottolineare che “occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che intende investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono. La burocrazia sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma, soprattutto, con l’inefficienza, frena l’avvio di nuove attività di impresa contrastando anche le opportunità che possono generarsi attraverso il PSR”, conclude Mercadante.

Le imprese giovani hanno di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi soprattutto in attività multifunzionali che – precisa la Coldiretti – vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

mercoledì 28 Febbraio 2024

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