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Xylella, Coldiretti Puglia: “Subito eradicazioni chirurgiche e semplificazione procedure”

La Redazione
Incontro informativo su “Xylella fastidiosa: novità e obblighi per gli agricoltori”
Anche il Presidente della Regione Emiliano ha raccolto la preoccupazione del Commissario Ue Vytenis Andriukaitis circa l'avanzata a nord della malattia che peggiora di anno in anno.
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“Ogni tentennamento aggrava la situazione e le procedure per poter rispondere al diktat di Bruxelles sono troppe farraginose”, dice il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. “Per questo sono urgenti leggi straordinarie che consentano di ‘eradicare chirurgicamente’ le piante infette per arrestare l’avanzamento a nord della Xylella. Gli abbattimenti sono un rimedio violento che appare peggiore del male, ma se fossero stati sradicati i pochi ulivi infetti ritrovati 4 anni fa, la provincia di Lecce oggi non risulterebbe drammaticamente improduttiva – aggiunge Cantele – e le province di Taranto e Brindisi non sarebbero rientrate nella zona infetta. Ora, il pericolo più incombente in quella zona riguarda la piana degli olivi e le distese di mandorleti e ciliegi. Evidentemente non ci si è ancora resi conto che la Xylella è un problema nazionale e che se dovesse continuare a ‘camminare’, non ci sarà più olio da commercializzare”.

Anche il Presidente della Regione Emiliano ha raccolto la preoccupazione del Commissario Ue Vytenis Andriukaitis circa l’avanzata a nord della malattia che peggiora di anno in anno e tornerà per questo in Puglia, preannunciando ‘un aggiornamento dell’area demarcata’.

“I monitoraggi disposti dalla Regione Puglia, con oltre 200.000 campioni analizzati, dicono una cosa inequivocabile – aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che in due anni si è passati da 893 a 3058 piante infette rilevate nelle aree cuscinetto e contenimento, quelle dove la presenza del batterio è ancora limitata. E la campagna in corso non è ancora conclusa. Vanno attuate le buone pratiche agricole, in modo da contrastare l’insetto vettore, la sputacchina. Se le attività non saranno svolte con convinzione e al centimetro da tutti, l’avanzamento è certo, abbiamo 4 anni di esperienza e di prove scientifiche. In caso di inadempienza, le multe devono essere comminate a tutti, anche agli enti pubblici, a partire dai Comuni e dal Demanio, che devono immediatamente garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali”.

Per questo Coldiretti Puglia sta distribuendo agli olivicoltori un opuscolo divulgativo sulle “Buone pratiche agricole per la lotta obbligatoria ed il contenimento”, contenente informazioni puntuali sugli interventi fitosanitari concentrati nel periodo primaverile – estivo e autunnale prevedono lavorazioni superficiali del terreno, al fine di abbattere gli stadi giovanili della sputacchina e sulle potature leggere ma frequenti della parte aerea delle piante di olivo, evitando tagli profondi sulla struttura portante dell’albero.

lunedì 7 Maggio 2018

(modifica il 27 Giugno 2022, 17:35)

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