Cultura

L’altamurano Antonio Papangelo si aggiudica il premio ERC Grant dell’UE

Niccolò Squicciarini
Antonio Papangelo
L'altamurano Antonio Papangelo si aggiudica il premio ERC Grant dell'UE
L'altamurano Antonio Papangelo, ricercatore del Politecnico di Bari presso il Dipartimento di Meccanica Matematica e Management, si è aggiudicato il prestigioso premio "Starting Grant" assegnato dal Consiglio europeo della ricerca
scrivi un commento 108

L’altamurano Antonio Papangelo, ricercatore del Politecnico di Bari presso il Dipartimento di Meccanica Matematica e Management, si è aggiudicato il prestigioso premio “Starting Grant” assegnato dal Consiglio europeo della ricerca Erc – European Research Council.

Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC – European Research Council) finanzia ricerche di frontiera, innovative, di grandi prospettive ma esclude quelle il cui impatto è “incrementale”, un piccolo step.  ERC supporta solo quei ricercatori che hanno seguito un percorso di ricerca eccellente, dimostrando intraprendenza, leadership, idee innovative, collaborazioni attive con un network internazionale, indipendenza scientifica attraverso il finanziamento di tre tipi di grant: “Starting Grant”, “Consolidator Grant”, “Advanced Grant”. I Grant ERC sono i riconoscimenti più prestigiosi a cui un ricercatore può aspirare. Si può partecipare da tutto il mondo, purché la sede della ricerca sia in UE.

Antonio Papangelo vanta le caratteristiche richieste dall’Europa e propone un suo progetto. L’idea parte dall’osservazione in natura: i gechi corrono sui soffitti a testa in giù e sulle pareti verticali. Dal punto di vista tecnologico ciò è ancora una sfida, un limite. “Sappiamo progettare adesivi molto resistenti – dice – ma abbiamo ancora difficoltà a controllare, modulare, regolare queste forze di adesione”.

Il comunicato del Politecnico di Bari

“Towards Future Interfaces With Tuneable Adhesion By Dynamic Excitation“ (Acronimo: SURFACE) è il titolo del progetto che si propone di risolvere tali questioni. Per la sua realizzazione Antonio Papangelo impegna nove mesi di lavoro.
L’obiettivo di “SURFACE” è quello di sfruttare superfici con una topografia opportunamente progettata insieme a delle micro-vibrazioni sovrapposte per non solo creare adesivi reversibili, ma per i quali è possibile regolare la forza di adesione in pochi millisecondi.

I risultati di SURFACE hanno il potenziale di essere innovativi (ground-breaking) con un cambio di prospettiva in diversi settori. Si immagini un ambiente in cui robot soffici interagiscono con gli umani. Afferrare oggetti, spostarli, manipolarli richiede una elevata capacità di controllo  delle forze di contatto tra un manipolatore (la mano, ad esempio) e gli oggetti circostanti.
Nel settore spaziale è possibile immaginare applicazioni in cui si procede alla raccolta di rifiuti spaziali. Le superfici soffici adesive, infatti, si “attaccano” a qualsiasi tipo di oggetto (sia metallico o plastico), non hanno bisogno di “agganci” particolari perché essendo soffici si adattano autonomamente alle superfici dell’oggetto in questione. Sono quindi aspecifiche, vanno bene per (quasi) tutto!
Superfici con forze adesive elevate ma controllabili rapidamente sarebbero ground-breaking nel settore dei robot soffici adibiti a compiti di ispezione, controllo, sorveglianza, manutenzione, particolarmente in ambienti difficili, dove non è possibile prevedere a priori su quale tipo di superfici opererà il robot o quali ostacoli (verticali, orizzontali) potrebbe incontrare.
Per raggiungere questi obiettivi SURFACE si avvarrà di modelli teorici, simulazioni numeriche e di prove sperimentali. SURFACE inoltre, si propone di sfruttare modelli basati sull’intelligenza artificiale per progettare superfici ed eccitazioni ottime alla regolazione dell’adesione macroscopica.

lunedì 17 Gennaio 2022

(modifica il 24 Novembre 2023, 12:49)

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti