Nelle fattorie didattiche – spiega la Coldiretti Puglia – si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. Le attività proposte dalle aziende sono moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore per dipingere con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele.
Un fenomeno trainato – rileva Coldiretti – anche dalla straordinaria crescita dell’agriturismo, sia in termini numerici che di qualità dell’offerta. Non a caso il 60% delle fattorie didattiche fa anche attività agrituristica. La Coldiretti con il progetto “Educazione alla Campagna Amica” collabora da oltre 20 anni con le scuole in un percorso di esperienze a contatto con la ricchezza e la diversità dell’agricoltura dei suoi prodotti, dei suoi paesaggi ma anche, e soprattutto, per fa conoscere il ruolo dell’agricoltore, i saperi della cultura rurale, la passione dei contadini per questo lavoro e l’amore per la terra.
Nelle fattorie didattiche i più piccoli vanno alla scoperta del mondo delle api, dell’orto sensoriale e della pet therapy ma nella scuola in campagna – sottolinea la Coldiretti – i piccoli ospiti imparano anche a cucinare, mungono le mucche nella stalla o danno da mangiare ai pulcini e agli animali da cortile senza dimenticare i laboratori del gusto. L’obiettivo – precisa la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.
Una offerta che attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica ha coinvolto negli ultimi venti anni in Puglia circa 600mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni.
“Sono aperti i cancelli di masserie e fattorie – afferma Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa – i percorsi naturalistici, le aree con gli animali e la pet therapy, con gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy per grandi e piccini, perché la salute viene mangiando a partire dalle giovani generazioni”, conclude Rinaldi.
Non è un caso che il 70% dei genitori vorrebbe iscrivere i propri figli in una agricolonia, per trascorrere le vacanze estive in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi le fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte,possono rappresentare un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie, dando spazi alla didattica innovativa in campagna. Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato – conclude Coldiretti – percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire.