L'Approfondimento

La farina di grillo: una soluzione ecosostenibile per il futuro alimentare. Tutto ciò che c’è da sapere.

Cinzia Disabato
Cinzia Disabato
Farina di Grillo
Il via libera definitivo della Commissione europea è arrivato il 5 Gennaio 2023, ma è dal 24 Gennaio 2023 che la polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico (Acheta domesticus) e i prodotti che la contengono sono stati commercializzati liberamente in tutta l’Unione Europea, anche in Italia.
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Negli ultimi anni il mondo dell’alimentazione ha visto l’arrivo di un nuovo protagonista: la farina di grillo. Si tratta di un ingrediente innovativo, che promette di rivoluzionare il nostro modo di pensare al cibo e alla sostenibilità.

Il via libera definitivo della Commissione europea è arrivato il 5 Gennaio 2023, ma è dal 24 Gennaio 2023 che la polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico (Acheta domesticus) e i prodotti che la contengono sono stati commercializzati liberamente in tutta l’Unione Europea, anche in Italia, dalla società vietnamita Cricket One sotto forma di lavorato o semilavorato, cui ritroviamo sugli scaffali dei supermercati o in alcune preparazioni dei ristoranti, sempre adeguatamente segnalata.

La società vietnamita Cricket One, che si occupa dell’allevamento dei grilli e delle successive fasi di lavorazione dell’insetto, è riuscita ad assicurarsi anche un’esclusiva sul mercato europeo per i prossimi 5 anni.

Il prodotto, è considerato sicuro per il consumo umano dall’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) che con un parere scientifico, ne ha stabilito la sicurezza in termini di condizioni e livelli di uso proposti.

Ma cosa è la farina di grillo?  E quali sono i suoi vantaggi dal punto di vista nutrizionale ed ecologico?  

Innanzitutto, la farina di grillo è proprio quello che il nome suggerisce: una polvere finissima ottenuta dalla macinazione di grilli disidratati dalla consistenza tipicamente “polverosa” e un colore solitamente bruno scuro.

Prima, però, vengono sottoposti a liofilizzazione, un’operazione che viene eseguita utilizzando tela di iuta o polipropilene, e infine impacchettati.

Quindi, gli insetti possono essere sia liofilizzati e cotti al forno, per facilitarne la macinatura, oppure mantenuti interi e refrigerati.

Contrariamente a quanto si può pensare, la farina di grillo è un alimento molto nutriente con pochissimi grassi e ricco di proteine, fibre, sali minerali e vitamine, come calcio, potassio, ferro e vitamina B12 (cobalamina) e vitamina B2. Un vero e proprio toccasana per l’accrescimento osseo, per la prevenzione all’anemia e anche per il supporto nutrizionale in gravidanza.

Ma il suo vero punto di forza è l’impatto ambientale estremamente basso del suo processo produttivo.

A differenza di altre fonti proteiche come la carne bovina, suina o avicola, la produzione di grilli richiede molto meno spazio, acqua e mangime.

Come si produce la farina di grillo?

Il processo inizia con la coltivazione dei grilli in apposite strutture chiamate “griccifici”, dove questi insetti vengono nutriti e allevati utilizzando esclusivamente alimenti naturali, come frutta, verdura e cereali. I grilli crescono rapidamente e allo stato adulto possono essere raccolti e disidratati, in modo da essere trasformati in farina.

Non è, però, solo una questione di sostenibilità ambientale: la farina di grillo può anche essere una scelta molto sicura per il consumatore.

La grande maggioranza di questi insetti sono allevati e trattati in luoghi altamente controllati, dove vengono rispettati rigorosi standard igienici, evitando così qualsiasi rischio di contaminazione batterica o di pesticidi. Inoltre, da quanto affermano i produttori, la farina di grillo non dovrebbe essere né a rischio di contaminanti (come le diossine e il metilmercurio del pesce), né a rischio di prioni (come quelli responsabili della “Bovine Spongiform Encephalopathy” o BSE o Mucca Pazza).

Le persone con allergia ai crostacei devono usare cautela, mentre la farina di grillo, essendo priva di glutine, è adatta anche per i celiaci.

Ma come si utilizza la farina di grillo in cucina? Può essere utilizzata per preparare: pane, pasta, pizza, minestre, biscotti, barrette proteiche, cracker, grissini, birra, tortillas, snack simili a chips, cioccolato, dolci, smoothies, burger alternativi a base vegetale e molti altri piatti.

La sua consistenza morbida e setosa la rende adatta anche per la preparazione di salse, creme e impasti.

Insomma, la farina di grillo rappresenta una soluzione eco-sostenibile e nutriente per il futuro alimentare. Sebbene possa sembrare una scelta insolita, sempre più persone stanno scoprendo i suoi vantaggi e stanno integrando questo ingrediente nella loro dieta.

giovedì 1 Giugno 2023

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