Cultura

Un “Magnificat” da applausi

La Redazione
Un “Magnificat” da applausi
Grande successo e totale commozione per la Prima assoluta in San Domenico dell'Opera sacra con coro e archi scritto da un genio della musica dimenticato e riproposto alla cittadinanza.
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Altamura 27 maggio 2018, una data storica per la musica. Sarà ricordata come la celebrazione più solenne dell’ultimo secolo. In una San Domenico gremitissima in attesa della Prima assoluta del “Magnificat”, Altamura rende onore al Maestro dimenticato Giuseppe Pedota che con la sua interpretazione dell’opera sacra più nota di tutti i tempi, ha dato lustro alla sua città natale, e che, probabilmente, mai ha dimenticato nelle sua semplice e pia, ma importante, vita per lo più vissuta, dopo la parentesi giovanile nel Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli, nella città di Orvieto dove, per 50 anni, ha svolto il pregiatissimo ruolo di Maestro di Cappella del Duomo e scritto più di 170 componimenti sacri. E’ stata consegnata al prof. Giuseppe Pupillo ed al dott. Francesco Giaconella, la foto-riproduzione della partitura originale del “Magnificat” che sarà esposta, con copyright sulle immagini, nei Musei di Altamura, rispettivamente ABMC e MUDIMA con l’arricchimento di un supporto audio di ascolto del brano.

Soddisfatti il Presidente del Lions Club Altamura Jesce Murex Giovanni Marvulli e il futuro presidente Mimmo Loizzo che nella stessa serata hanno siglato il “Patto Di Amicizia”, con il presidente in carica Renzo Marziantonio e il futuro presidente Francesco Manciati dei Lions Club di Orvieto. “Il gemellaggio nasce nell’interesse comune del compositore Pedota e dalle finalità lionistiche che promuovono la partecipazione attiva al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità” – ha dichiarato il presidente Marvulli, che non ha nascosto la sua commozione nel vedere presenti le più alte cariche e personalità dei Lions, il Presidente Nazionale Lions Mauro Bianchi, il Governatore del Club di Orvieto Distretto 108 L Rocco Falcone, il prossimo Governatore Pasquale di Ciommo e 1^ vice Governatore Roberto Burano Spaguolo, i Direttori Internazionali del Canada e del Québec, gli Officer Nazionali e Distrettuali e i soci dei tanti Clubs.

L’esecuzione del “Magnificat” è stato il momento più atteso, e non poteva esser altrimenti. Il più febbricitante della serata, che non è tardato ad arrivare in un turbinio di emozioni, tra spiritualità e meraviglia per l’arte sacra, elargendo commozione e un pizzico di sano orgoglio tra gli altamurani presenti. Il motivo per cui si era tutti lì, dopo l’esecuzione aveva un senso: aver vissuto nell’ascolto le sensazioni di forza e debolezza, potenza e commozione che meglio racchiudono il Sì di Maria ed il mistero del Divino che diventa Uomo, con un susseguirsi di emozioni e gioie. La partitura del compositore altamurano ha lasciato intendere di quale talento interpretativo fosse dotato il Pedota. Non poteva mancare il lungo e coinvolgente, scrosciante e rumoroso applauso del pubblico alla fine della esecuzione della straordinaria Opera sacra, magistralmente eseguita dai 45 elementi del Coro Polifonico Omniamusica, costituitosi nel novembre 2008 e da allora diretto dal Maestro Luciano Ancona e dall’Ensemble degli archi, formato da insigni Maestri con un importante percorso artistico e professionale. Una impeccabile performance, che ha scaturito l’invito del Presidente dei Lions Club di Orvieto, Renzo Marziantonio, ad eseguire il “Magnificat”, là dove l’opera è nata, nel bellissimo Duomo di Orvieto”.

Superando la lacunosità delle informazioni, durante la serata è stata letta dal noto e bravo attore Marcello Vitale una biografia romanzata, di storia e curiosità, del maestro dimenticato e ritrovato di cui ben poco si conosce della sua vita, scritta dalla prof.ssa Lucia Cirrottola, mentre a guidare il pubblico alla scoperta dell’Opera nell’inscindibile binomio tra musica e fede, la prof.ssa di musica Nietta Simone, da un anno segretaria dei Lions Club Altamura Jesce – Murex e già organizzatrice di eventi straordinari e inediti.

Riportare alla luce una preziosa perla musicale di così tanta bellezza e fascino non è stata un’impresa facile. “Ci sono voluti mesi di collaborazione tra i Lions Clubs Altamura Jesce – Murex e Lions Club di Orvieto, infinite attese e contatti con l’Opera del Duomo di Orvieto per ottenere la trascrizione del manoscritto poi commissionata al m° del Duomo di Orvieto, Nello Catarcia e il permesso alla relativa pubblicazione. La grandezza del maestro Pedota si evince dallo stile e dalla tecnica della scrittura musicale nel tessuto compositivo con il meraviglioso incipit, con i frequenti cambi di dinamica, agogica e ritmo, con il fugato finale che rendono il Magnificat un’opera degna di essere pubblicata, eseguita ed ascoltata da tutti” – ha confessato emozionata e soddisfatta Nietta Simone, che non si è lasciata sfuggire la prossima occasione per cercare nella vita del grande compositore altre identità nascoste, contattando la “Fondazione Pietà dei Turchini di Napoli”, Fondazione interessata a collaborare con il Club altamurano per la presentazione e pubblicazione del Magnificat.

La strada è ancora tutta in salita, ma il sogno lionistico è già realtà e si avvera sorprendentemente dopo più di due secoli, rispolverando dal tempo, capolavori perduti. Pedota torna a far parlare di sé e della sua meravigliosa musica sacra che, all’epoca, non era certo al centro degli interessi teatrali, ma un rifugio dell’anima, mentre è, per noi contemporanei carichi di curiosità, una delle più apprezzate melodie del “700. Una grande riscoperta firmata Lions Club Altamura Jesce – Murex che pone un ulteriore tassello di storia e di conoscenza nella memoria musicale della nostra città e dei cittadini che l’hanno resa grande, regalando un altro po’ di splendore ad Altamura, che non mai ha dimenticato, orgogliosa di essere Leonessa di Puglia, il suo antico ruggito.

lunedì 4 Giugno 2018

(modifica il 27 Giugno 2022, 17:30)

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