La storia di un sognatore

L’altamurano Francesco Cannito corre in smoking e non solo: la storia del “ferroviere maratoneta”  

L’altamurano Francesco Cannito corre in smoking le maratone più importanti.
65 anni di pura forza e costanza: in 15 anni ha affrontato oltre 252 maratone, molte delle quali con distanze superiori ai 100 km. Il prossimo settembre, a quasi 66 anni, prenderà parte allo Spartathlon dimostrando che l'età è solo un numero e che la determinazione può far superare ogni limite.
scrivi un commento 787

Nel mondo degli atleti, c’è chi corre per divertimento e per sfidare i propri limiti, trasformando una passione in una vera e propria impresa da conquistare all’ultimo km. È il caso dell’altamurano Francesco Cannito, 65 anni di pura determinazione. Originario di Altamura, Francesco Cannito è noto come il “ferroviere maratoneta”, un soprannome che racchiude in sé tutta la sua storia.

La sua vita è stata sempre in movimento, prima sui binari dei treni e poi sulle strade del mondo, affrontando maratone che sfiorano l’incredibile. Ma la sua carriera da corridore non è iniziata come quella di molti altri atleti, giovani e allenati fin dalla giovinezza. Francesco Cannito ha iniziato a correre a 50 anni, quando un amico lo invitò a partecipare a una gara da 3km. Da quel momento, la sua vita ha avuto una svolta, portandolo ad affrontare vere e proprie sfide di resistenza nella corsa.

Oggi, l’altamurano può vantare nel suo curriculum ben 252 maratone in 15 anni, molte delle quali con distanze superiori ai 100km. Ma la sua impresa più straordinaria risale al 2021, quando, a oltre 60 anni, è stato uno dei 19 corridori a completare la leggendaria “Filippide”, una gara andata e ritorno da Atene a Sparta, per un totale di 490 chilometri, arrivando dodicesimo. Una sfida, resa ancora più difficile dal limite di tempo di 104 ore. Ma all’altamurano, bastarono soltanto 96 ore per tagliare il traguardo. 

Il 65enne è sempre alla ricerca di nuove sfide da affrontare. Tra le sue gare più memorabili, la “Passatore” da Firenze a Faenza, la “24 ore di Lavello”, la “Milano-Sanremo” e la “Race cross Apulia” da Lecce a Castellaneta. Ogni maratona è per lui solo un nuovo capitolo da correre.

La Filippide, in particolare, è stata una prova durissima, una lotta contro se stesso e contro il tempo, ma Francesco Cannito non si è mai arreso.

La sua preparazione fisica è stata impeccabile, correndo centinaia di chilometri ogni sera attorno a un circuito, seguito da un allenatore e un fisioterapista dedicati. Ma è stata la sua preparazione mentale, il suo innamorarsi dei percorsi, il sostegno del gruppo sportivo Athlos di Matera, di cui fa parte, e di sua moglie a fare la differenza, portandolo a superare ogni ostacolo lungo il percorso.

Ciò che rende l’altamurano Francesco Cannito davvero unico è, però, il suo stile durante le corse. Spesso lo si vede gareggiare con indosso abiti insoliti: dallo smoking indossato al matrimonio di sua figlia nelle maratone più importanti, alle scarpe da vela, o addirittura vestito da Babbo Natale in occasione delle festività natalizie. Correre in queste vesti potrebbe sembrare folle per molti, ma per il maratoneta altamurano è solo un altro modo per dimostrare che nulla può fermarlo, perché come dice il signor Francesco: 

Le maratone sono diventate per me una passeggiata. Mi piace divertire, far divertire e spronare tutti gli atleti con cui corro a non mollare. Non sono un campione, ma un sognatore che a 50 anni ha messo le scarpette e ha realizzato i suoi sogni lunghi tanti km.

Il 28 e 29 settembre 2024 sono stato selezionato tra i 390 corridori provenienti da tutto il mondo per gareggiare nella 42ᵃ edizione dello Spartathlon, il mondiale dei migliori ultra-maratoneti (coloro che corrono distanze superiori a 42km). Questa nuova avventura sarà per me un’ulteriore scommessa perché l’atleta più anziano ad aver tagliato il traguardo nei tempi prestabiliti aveva 58 anni, mentre io ne avrò quasi 66.

Insomma l’instancabile Francesco Cannito, il ferroviere maratoneta” di Altamura col suo fare sicuramente originale e brioso dimostra quanto l’età sia solo un numero e che non c’è limite alla determinazione se si elimina dal proprio vocabolario l’espressione “non ce la faccio”, raggiungendo, così, ogni obiettivo e superando ogni traguardo.

martedì 26 Marzo 2024

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti